La forza delle parole
Le parole: accendono, spengono, accarezzano, pugnalano al cuore. Curano e fanno sanguinare. Uccidono e resuscitano. Dicono: Ti amo. Oppure dicono: Non ti amo più. Ne bastano poche per riconciliarci dopo un’offesa. A volte ne è sufficiente una per far scoppiare una guerra. Le parole: rosse come il sangue, bianche come la luna; le prime e le ultime a varcare il nostro corpo. Se sono così importanti, allora, perché continuiamo a sprecarle? Perché non sappiamo accogliere un lessico universale in cui tutti si sentano a casa?
Simone Weil, filosofa cresciuta con gli antichi, contemporanea di orrori e stermini, partigiana, operaia e donna di fede, riflette in queste pagine sulla nostra apparente incapacità di essere un tutt’uno con le parole che usiamo, finendo sempre – dai racconti omerici fino a noi − per far deragliare questo nostro analfabetismo culturale in battaglie, guerre, genocidi. Ma c’è una luce, appena sotto la nostra lingua, che è sempre disposta a brillare: saremo in grado di accenderla?
Prefazione di La Rappresentante di Lista
Traduzione di Martina Zilli
ATTENZIONE: IL LIBRO VERRA’ SPEDITO A PARTIRE DAL 22 GENNAIO
14,25 €
Simone Weil (1909-1943) è stata una filosofa, innamorata del pensiero greco; una combattente per la giustizia e il rispetto della dignità umana.